Lo studio della struttura delle ali rappresentò per Leonardo un momento importante nello sforzo di realizzare una macchina capace di far volare l’uomo. In questo disegno Leonardo pensa ad un’ala che, a somiglianza di quella del pipistrello, preveda un unico panno (telo) teso su un’armatura in legno e canne. L’ala, con le sue nervature ed i suoi rivestimenti, veniva ad essere costituita da una trave principale (di abete) da cui partivano i raggi dell’armatura (fatti di canne). Il foglio, databile tra il 1486 e il 1490, riporta un disegno a penna, con pochi tratti in matita, dell’ala meccanica coperta di “panno” e mossa con un verricello a manovella. Il disegno dell’ala è privo di didascalie; in uno studio precedente Leonardo esprime comunque la convinzione della necessità di abbandonare gli studi sull’ala traforata o a sportelli, indirizzandoli su un’ala con rivestimento continuo. Per ottenere i movimenti di quest’ala disegna il meccanismo, sopra riportato, che azionando una manovella trascinava una corda su un verricello in alto e in basso. Leonardo tentò ripetutamente di riprodurre in modo meccanico le articolazioni delle ali degli uccelli durante le varie fasi del volo. Questo modello, ricostruito in base al disegno eseguito presumibilmente nella prima fase di permanenza a Milano, è accompagnato da una minuziosa descrizione in cui Leonardo indica la posizione delle braccia e delle gambe e i movimenti sincronizzati necessari affinché l’ala, attraverso un sistema di cordicelle e articolazioni varie, ruoti in modo da porsi di taglio quando va avanti e di faccia quando torna indietro. E’ uno dei congegni più completi immaginati da Leonardo, che per il suo funzionamento utilizza altri sistemi precedentemente studiati. Il disegno è accompagnato da alcune lettere L-H-P-T-FD-EV-S-AB-O-C che Leonardo richiama nella lunga didascalia posta in basso a fianco del disegno “Qui il primo moto è in C andando in basso per causa delli piedi, e così il medesimo è fatto nel loco D per cagione delli mani…”
Il Logo, che si ispira liberamente ai disegni di Leonardo Da Vinci è stato ridisegnato dal prof. Silvio Dessì e lo usiamo dal 1997 a seguito di un convegno Nazionale dedicato all’Istruzione Professionale di Stato tenutosi a Bologna presso la Fiera del Libro per Ragazzi. Per quella occasione si fece un briefing di progetto, coordinato dall’ispettore del Ministero Stefania Terenzi e si pensò all’ala di Leonardo come possibile marchio Nazionale da dedicare alle scuole professionali. Poi il progetto si accantonò. L’intuizione di utilizzarlo per la Ripamonti fu dell’allora preside Carmelo Nicotra e dal 1998 si decise che quel segno sarebbe diventato il marchio ufficiale della nostra scuola.
Invita a volare alto a fare tentativi culturali e didattici che rendano il nostro istituto portatore di valori e di cultura affinché gli studenti siano sempre più veri protagonisti del proprio sapere e del proprio futuro. La tecnica, la tecnologia e l’arte del mestiere siano un segno del saper fare dell’uomo e indichino una sua curiosità ed una voglia di migliorare i suoi simili ed il mondo che lo circonda.