27 gennaio: Giorno della Memoria

Ventesimo appuntamento con il “Giorno della Memoria”, istituito in Italia per legge nel 2000, per ricordare lo sterminio e le persecuzioni degli ebrei e dei deportati nei campi nazisti. La data del 27 gennaio è una data simbolica che riporta al 27 gennaio 1945 quando i soldati dell’Armata Rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz e liberarono i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. L’IIS “Leonardo da Vinci-Ripamonti”, da sempre sensibile alle tematiche legate alla Shoah, vuole anche quest’anno celebrare il “Giorno della Memoria”.

Venerdì 24 gennaio le classi 2M, 2PA, 3PA, 3PB e 4TB del nostro Istituto si recheranno al Teatro Nuovo di Rebbio per assistere allo spettacolo teatrale “INVASIONE DI CAMPO storie di numeri sulla maglia e sulla pelle”. Inquadramento storico a cura di Giuseppe Calzati (Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”).
Ad Auschwitz, a Kiev, a Terezin, si giocava a pallone. Le guardie organizzavano partite, addirittura tornei. Si divertivano a sfidare i prigionieri ridotti a scheletri disorientati e sfiniti. Un gol o una parata potevano significare premio o punizione, promozione o tortura, a seconda della divisa che si portava. Si giocava dove l’erba aveva smesso di crescere da tempo, calpestata da passi strascicati, e dove l’aria e la terra erano intrise di storie scadute, abbandonate all’oblio. Nei campi di lavoro nazisti c’era gente che giocava davvero bene a calcio: fino a pochi mesi prima avevano infiammato gli spalti negli stadi più importanti d’Europa. E anche quelli che erano stati famosi calciatori, ora, non avevano più il loro nome, solo un numero sul braccio, molto più lungo di quello sulla loro maglia. Ma un inesorabile triplice fischio improvvisamente aveva decretato la fine della partita che li aveva visti protagonisti. E per molti di loro nessuna possibilità di tempi di recupero. Come un album di figurine in bianconero, raccontiamo Arpàd Weisz, Matthias Sindelar, la squadra dei panettieri di Kiev: campioni nelle cronache sportive degli anni Trenta, fatti sparire dai terribili eventi del secolo scorso. Ed è così che anche il Pallone, protagonista di tante cronache e chiacchiere spensierate, questa volta ci aiuta a non dimenticare.

Studenti e accompagnatori si ritroveranno alle 8.30 presso il teatro Nuovo di Rebbio. Al termine dello spettacolo, previsto per le 11.00. Gli studenti saranno riaccompagnati a scuola dagli insegnanti per svolgere la normale attività didattica.

Martedì 28 gennaio alcune classi del nostro Istituto si recheranno all’UCI CINEMAS di Montano Lucino per assistere al film REMEMBER.
Trama
Zev Gutman è un anziano ebreo affetto da demenza senile che vive in un ospizio insieme al suo amico Max. Un giorno Max convince Zev a partire alla ricerca del nazista responsabile dell’uccisione delle loro famiglie ad Auschwitz, Otto Wallisch, essendo Zev l’unico che potrebbe riconoscerne il volto ed in quanto aveva promesso di vendicarsi dopo la morte della moglie, Ruth. L’uomo vive in America sotto il falso nome di Rudy Kurlander. Nella sua ricerca Zev incontra diversi uomini con lo stesso nome, per la precisione altri tre, e nel suo viaggio l’unico aiuto alla sua memoria, che lentamente svanisce, è la lettera dell’amico che legge e rilegge e che lo guida, come un automa, a compiere la vendetta.
Il primo Rudy Kurlander in realtà è un soldato tedesco che ha operato in Nord Africa con Rommel. Il secondo Rudy Kurlander si rivela essere stato nei campi di concentramento perché omosessuale. Quando Zev si reca a casa del terzo Rudy Kurlander, vi trova solo il figlio della persona che cercava, John Kurlander, e i ricordi lasciati dal padre di questi, deceduto tre mesi prima. Ritrova così tutti i segni dell’ideologia nazista estrema e i riferimenti alla notte dei cristalli, ma non la persona che stava cercando, in quanto il terzo Kurlander era troppo giovane all’epoca e non poteva essere l’assassino della sua famiglia, anche se i semi dell’antisemitismo si erano ben radicati nel figlio. Infine Zev ritrova Rudy Kurlander, ma rivelando la vera identità di Otto Wallisch scopre una verità inattesa.

Le classi che hanno aderito all’iniziativa si troveranno alle 8.45 presso il cinema con i docenti accompagnatori; dopo la proiezione avrà luogo un dibattito. Al termine delle attività, previsto per le 12.30, gli studenti torneranno a casa autonomamente.